martedì 9 giugno 2020

STEP #24: Il blog in sintesi

In questo blog è stato studiato ed elaborato il concetto di entusiasmo sotto moltissimi aspetti, cercando di coglierne tutte le sfumature. 
Partendo dalla sua origine etimologica, è stata approfondita la storia del termine con particolare riferimento al suo significato nella cultura e nella mitologia greca, nelle quali veniva inteso principalmente nel senso religioso di percezione della presenza divina.

Quindi l'analisi si è spostata in un ambito più strettamente filosofico analizzando la presenza del concetto di entusiasmo prima nella filosofia di Platone, che lo considerava alla base dell'ispirazione artistica, poi nel pensiero medievale e moderno, con il quale, dopo una parentesi che ha visto l'entusiasmo sotto una luce positiva grazie a Giordano Bruno, ha prevalso una visione dispregiativa a causa dell'avvento della Controriforma e dell'Illuminismo. Infine, nel più recente pensiero contemporaneo la connotazione divina è stata definitivamente accantonata per dare spazio ad una interpretazione più strettamente scientifica e psicologica dell'entusiasmo.

Il concetto di entusiasmo è stato individuato in diversi ambiti per cercare di darne una definizione quanto più olistica possibile: sul lavoro dimostra di essere fondamentale, come ritratto anche in una scena del cinema, ed è stato il sentimento dell'epoca d'oro dell'ingegneria; si è visto come sia capace di smuovere gli animi per dare vita ad una rivoluzione, testimone ne è l'arte figurativa, o, più in generale, per smuovere le masse, come ben si sa in politica; al giorno d'oggi, ma anche in passato, ha spinto i giovani a farsi promotori di uno stile di vita sostenibile, in accordo con i "limiti dello sviluppo"; si è rivelato vitale in un periodo difficile come quello che stiamo noi tutti vivendo in questo periodo di Covid-19, dando forza e generosità d'animo alle persone; è alla base di ogni utopia ed è presente nella pubblicità, nella cronacain letteratura e in poesia; anche Leopardi ne parla nel suo Zibaldone.

In Walter Benjamin, invece, l'entusiasmo fa la sua comparsa come quell'emozione che coglie chi attraversa i passages della Parigi del XIX secolo, colui che diventa vittima della fantasmagoria delle merci ad opera del capitalismo.

Infine nel blog sono presenti anche un abbecedario, una mappa concettuale, e una piccola serie TV sul termine in questione, oltre ad post dedicato ad una sua valutazione etica.

martedì 2 giugno 2020

STEP #22: "Un entusiasmo coinvolgente"

Episodio 1
Ci troviamo in un borgo medievale dell'Europa centrale in un periodo di forti controversie religiose. Phillipp Maurer è un giovane sacerdote tedesco di fede sincera, umile e generoso nell'animo. Egli sogna un mondo in cui i più abbienti siano ben disposti verso il prossimo e facciano tutto ciò che è in loro potere per sfamare ed aiutare i poveri e più sfortunati, un mondo in cui non si muoia di fame o per mancanza di una dimora e si viva, invece, secondo i veri dettami del Vangelo. Così, deciso a far sì che almeno nel suo borgo ciò si avveri, Phillipp inizia a condividere con gli altri la sua idea tenendo dei discorsi ovunque ci sia della gente. Grazie al coinvolgente entusiasmo sempre presente nelle sue parole, non ci vuole molto perché il giovane prete riscuota grande successo tra il popolo.

Episodio 2
Le idee di Phillipp si diffondono sempre di più tra i popolani, ma non mancano anche alcuni benestanti, a volte persino nobili, all'interno delle folle che lo ascoltano. Sono loro, di fatti, le persone che il giovane Phillipp vuole convincere ed è particolarmente gioioso quando essi offrono doni per la sua causa. Tuttavia non tutti i nobili condividono il pensiero del sacerdote, anzi, la maggior parte di loro non lo fa, e col passare del tempo il crescente malcontento che si diffonde a causa dei suoi discorsi diventa sempre meno tollerabile. È così che un giorno la più potente delle famiglie nobili, i Frey, guidati da Lucas Frey, decide che è giunto il momento di mettere a tacere la questione. È chiaro però che il sacerdote non si lascerà intimidire in alcun modo, perciò resta una sola soluzione: assassinarlo. 

Episodio 3
Lucas tuttavia sa che un assassinio in quelle circostanze provocherebbe sicuramente una rivolta, così, per allontanare da sé ogni sospetto, decide di farlo durante un discorso in cui ci sia anche lui e la sua famiglia ad ascoltare Phillipp: sembrerà che i Frey vogliano seguire gli insegnamenti del sacerdote e poi, comunque, nessuno farebbe assassinare un suo nemico in questo modo in pubblico mentre egli stesso e la sua famiglia è lì presente. Così, la domenica seguente, mentre Phillipp teneva il suo usuale sermone, i Frey erano in piazza tra la folla e il piano di Lucas veniva messo in atto. Ma Phillipp quel giorno tenne un discordo talmente appassionato e convincente che persino Lucas in quel momento sentì che ciò che il sacerdote sosteneva era profondamente giusto e le capacità oratorie di Phillipp lo persuasero a desistere dall'assassinarlo. Lucas rendendosi conto che il suo sicario stava avanzando tra la folla per dirigersi verso il prete si mosse anch'egli per seguirlo e infine quando la lama sguainata stava per raggiungere la sua vittima il capo dei Frey si lanciò per disarmare l'assassino salvando Phillipp davanti a tutti.
Da allora nella cittadina dei Frey non ci furono più mendicanti.

sabato 30 maggio 2020

STEP #21: Una valutazione etica dell'entusiasmo

L'entusiasmo viene spesso ricordato dalla storia come l'origine di molti eventi negativi, a volte distruttivi. Dopotutto è ciò che dà vita ad estremismi e fanatismi in pratica all'interno di qualsiasi ambito, sia esso religioso, politico o culturale. Spesso, infatti, l'entusiasmo ha fatto da veicolo per odio e disprezzo, ad esempio quando la Chiesa in epoca medievale, grazie all'entusiasmo dei propri fedeli, dava vita a crociate e cruente persecuzioni contro gli infedeli e gli eretici, o anche quando Hitler sfruttò l'entusiasmo dei tedeschi per la loro nazione ed etnia per prendere di mira gli ebrei.

Insomma chi ha un eccesso di entusiasmo per una certa ideologia tende ad avere una mentalità chiusa ed ostile per tutte quelle contrarie alla propria, aperta solo a ciò che è affine con essa, e proprio per questo manipolabile.

Tuttavia è grazie all'entusiasmo che le grandi cose accadono: la cupola del duomo di Firenze non esisterebbe se Brunelleschi non si fosse dedicato con grande entusiasmo alla sua realizzazione; Einstein non sarebbe mai giunto a formulare la teoria della relatività senza la sua passione per la fisica; Leopardi non ci avrebbe lasciato il suo grande patrimonio letterario e filosofico se non avesse avuto grande amore per la poesia e la riflessione; nemmeno Internet esisterebbe se i suoi inventori non avessero avuto fiducia e ottimismo per la realizzazione del loro progetto.

Si può dunque affermare che per riuscire bene ed avere successo in un qualsiasi ambito una buona dose di entusiasmo è d'uopo; ma bisogna sempre possedere l'entusiasmo, non esserne posseduti.

mercoledì 27 maggio 2020

Walter Benjamin e la fantasmagoria

Walter Benjamin nel suo libro "Parigi Capitale del XIX secolo"  critica il materialismo e l'idealizzazione della merce imposti dal capitalismo. L'autore prende come modello per la sua indagine la città di Parigi in quanto in quel periodo, a ridosso del '900, realizzava pienamente quell'universo fittizio e allucinatorio che il capitalismo promuoveva attraverso le vetrine dei "passages". Le merci apparivano come l'incarnazione del desiderio, capaci di  soddisfare e rendere felice chiunque.
Ma questa, come Benjamin afferma, non è altro che "fantasmagoria": come le lanterne che proiettano immagini sulle mura cercando di creare un universo fittizio, immagini che devono scioccare e rapire gli spettatori, "una delle più grandi meraviglie che presenta la scienza per colpire con entusiasmo gli animi immettendoli in un fantastico mondo allucinatorio", allo stesso modo il capitalismo sfrutta il desiderio di felicità insito in ognuno di noi e l'entusiasmo che si prova per una sua realizzazione per spingere le persone ad acquistare la merce. 
Un particolare del Dubai Mall

Ed è questo che fa il capitalismo: accompagnare gli oggetti che produce con una immagine fantastica che è totalmente costruita e che non corrisponde al mondo in cui viviamo. Comprare questi oggetti significa proiettarsi nel mondo delle illusioni collettive dove tutto è facile e garanzia di felicità. Ed è proprio attraverso la sua critica materialistica che Benjamin vuole dissolvere questa visione idealizzata e trionfalistica (fantasmagoria) della merce per mettere in luce quel lato di frustrazione e di mancato raggiungimento di felicità che accompagna la grande vetrina collettiva che ormai era diventata la Parigi capitalistica del XIX secolo. 



lunedì 25 maggio 2020

STEP #20: Nello Zibaldone di Leopardi

"Quando le sensazioni d’entusiasmo ec. che noi proviamo non sono molto profonde, allora cerchiamo di avere un compagno con cui comunicarle, e ci piace il poterne discorrere in quel momento, (secondo quella osservazione di Marmontel che vedendo una bella campagna non siamo contenti se non abbiamo con chi dire: la belle campagne!) perchè in certo modo speriamo di accrescere il diletto di quel sentimento e il sentimento medesimo con quello degli altri. Ma quando l’impressione è profonda accade tutto l’opposto perchè temiamo, e così è, di scemarla e svaporarla partecipandola, e cavandola dal chiuso delle nostre anime, per esporla all’aria della conversazione. Oltre ch’ella ci riempie in modo, che occupando tutta la nostra attenzione, non ci lascia campo di pensare ad altri, nè modo di esprimerla, volendosi a ciò una certa attenzione che ci distrarrebbe, quando la distrazione ci è non solamente importuna, ma impossibile."


A. Ferrazzi, Giacomo Leopardi, 1820 circa,
olio su tela, 
Recanati, Palazzo Leopardi.
Giacomo Leopardi nel suo Zibaldone affronta frequentemente il tema dell'entusiasmo, riferendosi principalmente a quello proprio degli antichi, frutto della loro immaginazione e fantasia, che era alla base della felicità di cui godevano (a differenza dei moderni, che prediligono la ragione). Ma il poeta tratta dell'entusiasmo sotto tantissimi altri aspetti, come il ruolo che questo sentimento ha nelle "belle arti", nella società, nella religione e anche studiando le caratteristiche comportamentali e la inclinazioni di chi lo possiede, in un ambito più strettamente psicologico, come nella citazione riportata.

STEP #19: Un denominatore comune delle utopie

Utopia può essere quella socialista o comunista di una società in cui ci sia un'equa ripartizione dei beni, oppure quella religiosa di un'esistenza libera dal peccato ricompensata oltre la morte, o anche quella di uno sviluppo scientifico-tecnologico tale da oltrepassare i limiti del tempo e della vita stessa; ma che sia di tipo politico, socio-economico, religioso, scientifico o di qualsiasi altro genere un'utopia, per esistere, ha bisogno dell'entusiasmo di coloro che la sorreggono. Un'utopia, infatti, è un'ideale, un'aspirazione, un obiettivo che per definizione è del tutto o quasi irraggiungibile o al limite immaginabile e proprio per questo può essere inseguita soltanto da coloro che hanno per essa grande ottimismo e slancio, che provino insomma forte entusiasmo per una sua eventuale realizzazione. Senza questi requisiti non esisterebbe, o almeno non si perseguirebbe, alcuna utopia.

Un esempio di utopia, in cui la tecnica svolga un ruolo di spicco, è la Nuova Atlantide di Francesco Bacone: una società felice, basata sulla ragione e sulla scienza, in cui il sapere è finalizzato all’utilità sociale e in modo sistematico, sulla base della collaborazione tra persone che hanno compiti diversi. Questi due caratteri, la scienza finalizzata alle applicazioni tecnologiche e il lavoro d’équipe, sono gli aspetti portanti della sua teoria.

STEP #24: Il blog in sintesi

In questo blog è stato studiato ed elaborato il concetto di entusiasmo sotto moltissimi aspetti, cercando di coglierne tutte le sfumature. ...